25 Aprile 2016
Quando penso o sento il profumo di gnocchi la mia testa ritorna all’infanzia. Gnocchi era sinonimo di tavola imbandita a casa di mia zia, e patate e farina. Di scherzi intorno al tavolo tra me e le mie cugine, di gare a chi riusciva a sbucciare le patate più velocemente e infine di impastare.
Il ricordo più prezioso è quello di noi seduti intorno al tavolo, ripulito e preparato per il pranzo, mentre mangiavamo il piatto più buono di sempre, frutto di tradizione e di lavoro di squadra.
Gnocchi sono sempre stati sinonimo di famiglia e il supermercato non è mai riuscito a convincermi a mettere nel mio carrello una busta di quelli già pronti.
Ma sbagliavo.
Il 2 aprile ho avuto la possibilità di entrare e conoscere Gnocchi Master. Una famiglia grande, grandissima, fatta di persone che hanno nel loro cuore la tradizione e che ogni giorno scelgono accuratamente le materie prime e le lavorano in modo attento e consapevole per preparare quello che è il piatto della famiglia, degli splendidi gnocchi di patate.
Conoscere Master è stato surreale. Ho sentito quel profumo di patate seguirmi per tutti i livelli della lavorazione e ho visto come questi processi siano la copia in grande degli stessi che facevamo noi in famiglia, con mia zia e le mie cugine.
Ma vedere è abbastanza? No! Bisogna assaggiare.
E qui il palato ha avuto la certezza. Ho sentito quei ricordi della mia infanzia vividi e reali non appena il mio palato ha sentito quelle patate sciogliersi in bocca.
Master e Mamma Emma sono stati una vera e propria rivelazione. Perché?
Quando vi ho raccontato dei ricordi della mia infanzia, vi ho raccontato di mia zia (la nonna della mia adolescenza).
Essere italiani vuol dire tradizione culinaria, vuol dire famiglia. Mia mamma è una lavoratrice incallita che ha costruito e mandato avanti una famiglia da sola. Cosa vuol dire? Vuol dire che momenti davanti alla tavola a fare gnocchi sono stati una rarità e quello che io ricordo come rarità sono sicura lei li annoveri tra quei giorni in cui riuscire a far tutto è stata un’impresa.
Ecco perché mi è piaciuta Mamma Emma e Master.
Per tutte quelle lavoratrice mamme, multitasking e con a casa una famiglia. Tradizione si può, tradizione da oggi è anche Mamma Emma.
Ecco perché io e Valentina abbiamo pensato a #AdottaMammaEmma.
Abbiamo selezionato amiche che incarnino l’essere donna e professionista di oggi. Lavoratrici, in procinto di costruire o con già una famiglia, e sangue italiano, e a loro abbiamo presentato Mamma Emma.
A loro abbiamo chiesto di vedere come quell’alimento speciale possa entrare regolarmente nelle loro vite quotidiane.
Riscopriamo la tradizione e riscopriamo l’italianità che ci caratterizza insieme a Mamma Emma!
Quindi cosa fare? Unisciti a noi con #AdottaMammaEmma!
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